ITALIANO: MANIFESTA MATRIARCALE

Traduzione di Nicoletta Cocchi

 

 

1. Qual’ è lo stato delle donne oggi?

 

Per citare un breve riassunto del rapporto delle Nazioni Unite del 1980:

 

“Le DONNE rappresentano la metà della popolazione mondiale, circa i due terzi di tutta la forza lavoro, ricevono un decimo del reddito mondiale, e possiedono meno dell’1% delle proprietà mondiali.” (Rapporto delle Nazioni Unite del 1980)

 

È uno scandalo!

Tuttavia nessuno sembra preoccuparsi. Se noi donne riteniamo che nel frattempo le cose siano cambiate, ci sbagliamo.

Nel 2010, il Presidente del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite ha citato le seguenti cifre:

 

“Le DONNE rappresentano il 66% di tutti i lavoratori mondiali e producono il 50% del cibo. Ma ricevono il 10% del reddito mondiale, possiedono l’1% della proprietà e rappresentano il 60% dei poveri mondiali”. (Hamidon Ali, UN Press Conference del 25 giugno 2010)

 

Vedi  https://www.un.org/press/fr/2010/Conf100625-ECOSOC.doc.htm

 

Questa è la situazione nel 2000, nel 2010 e nel 2018. Il rapporto delle Nazioni Unite viene pubblicato annualmente e non cambia nulla.

Lo scandalo continua e noi ci sentiamo offese!

 

Per cui questa è la nostra impellente richiesta: domandiamo una distribuzione equa del reddito mondiale espresso dall’ammontare della ricchezza nazionale dei singoli stati. Chiediamo che:

Il 50% di tutta la ricchezza appartenga alle donne e ai loro progetti.

Un’economia che sia egualmente distribuita in tutti i suoi aspetti!

 

 

Come potrebbero essere le POLITICHE MATRIARCALI oggi?

 

Economia

  • Creazione di nuove economie di sussistenza che siano ancorate al territorio su base locale e regionale.
  • Comunità che siano autosufficienti e istituiscano dei circoli di condivisione e di dono; i vouchers dovrebbero essere l’unica forma di moneta, libera da interessi in opposizione all’economia monetaria capitalista.
  • La proprietà non può essere acquistata/venduta, ma può essere posseduta da tutti, quindi solo collettivamente.
  • Lo spazio per vivere non deve avere un valore commerciale: ciascuno deve avere una casa in cui vivere. Non ci sono canoni di locazione.

 

Società

  • Nuove comunità possono essere formate volontariamente sulla base di affinità elettive.
  • Esse consistono in clan simbolici da considerare come un insieme di fratelli e sorelle legati da affinità elettive.
  • I nuovi clan simbolici sono matriarcali in quanto fondati e guidati da donne e madri legate da affinità: comunità di donne, villaggi delle donne.
  • Questo tipo di clan andrebbe a sostituire la famiglia nucleare come unità fondamentale della società.
  • I clan/le comunità sviluppano progetti o cooperazioni in grado di fornire loro solidarietà e continuità.

 

Politica

  • Viene messo in pratica il principio del consenso matriarcale che è di grande importanza per una comunità e una società basata sull’uguaglianza.
  • In questo modo si crea la democrazia dal basso, dove le decisioni vengono prese da tutte le persone a livello locale e regionale (i rappresentanti sono solo degli ambasciatori).

 

Cultura

  • “L’intero mondo viene visto come sacro”. Madre Natura viene nuovamente trattata con amore e rispetto.
  • Ogni sorta di creatura vivente viene considerata “divina” e celebrata in rituali periodici. Ciascuno, senza eccezione, è invitato a prendere parte ai rituali di celebrazione che accolgono tutte le persone sulla base del rispetto per conseguire quella che è la “vera ricchezza”: la molteplice diversità del mondo.
  • Non esistono istituzioni religiose. In questo modo la spiritualità matriarcale si diffonde e diventa parte normale della vita di tutti i giorni.

 

 

3. Come realizzare la POLITICA MATRIARCALE oggi? 

 

  • Richiesta fondamentale:   Il 50% di tutte le ricchezze nazionali appartiene alle donne e ai loro progetti.
  • Attualmente le donne lavoratrici pagano le stesse tasse degli uomini. Milioni di madri lavorano senza nessun compenso. Ma il 90% del flusso monetario confluisce verso i progetti degli uomini: forze armate, corporazioni internazionali, architetture monumentali celebrative dell’ego, grandi strutture ed eventi sportivi etc. Tutto ciò deve finire!

 

 

I RISULTATI della situazione in cambiamento:

 

Conseguenze economiche

  • Le donne forniscono sussistenza per se stesse e per le comunità cui appartengono: orti, aziende agricole, negozi che forniscono, condividono e donano i beni.
  • Ogni famiglia allargata, o clan simbolico, fondata dalle donne riceve una propria abitazione. Sono così fondati i villaggi delle donne.

 

Conseguenze Sociali

  • Le donne istituiscono nuove comunità, legate per sangue o per affinità, con le proprie sorelle o fratelli. Le loro case sono multigenerazionali. La maternità è collettiva. Non esiste l’isolamento delle madri all’interno delle famiglie nucleari e non esiste il confinamento nella solitudine delle persone di nessuna fascia di età.
  • Le donne fondano le proprie scuole, accademie, istituti professionali, università, trasmettono i propri saperi e i propri valori, che condividono con tutti.
  • Le donne hanno le proprie strutture sanitarie e un’assistenza medica dedicata.

 

Conseguenze politiche

 

  • Le donne sono i garanti del principio del consenso nelle famiglie allargate, o clan simbolici, che sono organizzate a livello locale e regionale. Si attuano politiche concrete dal basso verso l’alto, al posto delle astratte e faziose politiche dall’alto verso il basso.
  • Le donne hanno i propri Consigli e istituzioni per l’auto-amministrazione, a livello locale e regionale. Gli uomini hanno i propri Consigli, e la comunicazione tra uomini e donne avviene su base di parità.
  • Le donne e gli uomini si astengono dalle istituzioni a dominio maschile e non le sostengono più.

 

Conseguenze culturali

  • Le donne sono titolari delle proprie case editrici, di librerie, di strutture tecniche e di reti di distribuzione. Hanno le proprie gallerie d’arte, teatri e musei. Le donne danno vita ai propri siti spirituali dove celebrare la Terra e la vita, insieme alle comunità di appartenenza.
  • Le donne e tutti i membri delle loro comunità pongono fine a ulteriori distruzioni dell’ambiente, del territorio, all’inquinamento delle acque, alla distruzione della Terra, delle piante e degli animali.

 

Le DONNE non sono più quelle “tollerate” all’interno delle istituzioni maschili. Le donne non sono più costrette a “mendicare” per i propri progetti, ma possono realizzarli in maniera indipendente, fuori dal paradigma dei valori e della visione del mondo maschile. Sorge un’autentica società matriarcale che è basata sull’eguaglianza e sull’amore per la vita.

 

 

 

COSA FARE ORA?

 

  • Diffondere le informazioni.
  • Creare gruppi di attiviste.
  • Fare un poster da mostrare per le strade con i dati del rapporto delle Nazioni Unite, per chiedere un’“economia condivisa”.
  • Creare un movimento via internet.
  • Organizzare manifestazioni femminili, a livello locale, regionale e nazionale con donne che si incontrano nelle piazze più importanti delle città per chiedere un’“economia condivisa”.
  • Contattare le donne in politica, in posizioni di potere, e invitarle a collaborare.
  • Ogni altra vostra idea.

 

 

 

Lettura d'approfondimento:

 

Heide Göttner-Abendroth:

Il Cammino verso una Societa egualitaria. Principi die Politicia Matriarcale

Edition Hagia, 2007

 

<link file:172>Il Cammino verso una Societa egualitaria. Principi di Politica Matriarcale.