Politica matriarcale

Traduzione di Nicoletta Cocchi

 

I matriarcati non sono la versione capovolta del patriarcato – le donne che dominano gli uomini – come la solita interpretazione distorta vorrebbe far credere. I matriarcati sono società incentrate sulla madre e si fondano su valori materni : cura, nutrimento, aiuto reciproco, costruzione della pace attraverso la negoziazione, qualità materne rivolte indifferentemente a tutti, madri e non madri, donne e uomini. Le società matriarcali sono consapevolmente costruite sui valori e le funzioni materne, ciò le rende molto più giuste dei patriarcati. Esse sono, per principio, società orientate al bisogno e non al potere. I loro criteri sono volti a soddisfare le necessità di tutti, ricavandone i maggiori benefici. Nei matriarcati, dunque, la maternità – che ha origine da un fatto biologico – è trasformata in un modello culturale.

 

L’oggetto degli Studi Matriarcali Moderni è questo. Gli Studi esplorano e presentano le società matriarcali del passato e del presente che sono state rintracciate in ogni parte del mondo. Contrariamente all’opinione comune, nessuna di queste società è un mero capovolgimento del patriarcato. Si tratta, invece, di società di genere egualitarie, molte delle quali a pieno titolo. Ciò significa che non presentano gerarchie, classi, né tantomeno forme di dominazione di un genere sull’altro. Nelle culture matriarcali “uguaglianza” significa molto di più che un semplice livellamento di differenze. Le naturali differenze tra i generi e le generazioni sono rispettate e onorate, ma non sono mai finalizzate a creare gerarchie, come solitamente accade nel patriarcato. Generi e generazioni hanno la loro rispettabilità e agiscono di concerto in campi d’azione complementari, ripercuotendosi a tutti i livelli della società: sociale, economico, politico, ma anche nelle sfere riguardanti le fedi e le visioni del mondo.

 

Sta diventando sempre più evidente che la diversa radicalità di questo modello culturale avrà una grande importanza per il futuro delle donne  e delle madri, e per l’umanità in generale. Vorrei dare alcuni suggerimenti per spiegare come potrebbero essere le nuove società matriarcali. Naturalmente, non possiamo imitare le società matriarcali tradizionali, possiamo però trarre molti stimoli e molte idee da quelle società vissute nel corso dei millenni – e non si tratta di utopie astratte. Per tutte/i coloro che stanno cercando di incentivare nuovi modelli matriarcali queste indicazioni  serviranno da punto di partenza. Abbiamo bisogno di una visione chiara che sia in grado di fornire istruzioni precise che rendano sostenibili ed efficaci nel tempo le seguenti pratiche.

 

A livello sociale, significa poter sfuggire alla continua frammentazione della società, che trascinando gli esseri umani in uno stato d’isolamento e di solitudine, li condanna alla malattia e alla rovina. È la frammentazione il terreno che alimenta il propagarsi della violenza, è quindi necessario sviluppare delle strutture che siano in grado di incentivare diversi tipi di comunità intenzionali o di affinità, come per esempio comuni, alleanze di comunità di vicinato e reti. Le comunità di affinità, tuttavia, non sono create da mere comunità d’interesse –  entità che si formano rapidamente e altrettanto rapidamente si sgretolano.  Le comunità di affinità nascono dalla condivisione di un terreno spirituale e intellettuale comune, sulla cui base si sviluppa un clan simbolico, il cui risultato è un gruppo molto più unito di una semplice comunità d’interesse.

 

Il principio matriarcale consiste nel fatto che i gruppi di affinità sono generalmente avviati,  supportati e guidati dalle donne. I criteri fondamentali sono i bisogni delle donne e dei bambini, dal momento che questi sono il futuro dell’umanità, e non le aspirazioni di potere-e-virilità degli uomini. Nei nuovi matriclan le donne includeranno a pieno titolo gli uomini, ma secondo un diverso sistema di valori basato sulla reciprocità della cura e dell’amore, anziché sul potere.

 

A livello economico, il continuo espandersi dell’industria su larga scala, degli apparati militari e del cosiddetto “tenore di vita” non sono più sostenibili, visto il pericolo della totale distruzione della biosfera e della vita sulla terra. Si pone quindi la prospettiva di creare un’alternativa fondata su un’economia di sussistenza locale e regionale. Prospettiva di sussistenza significa indipendenza economica delle persone; soggetti che praticano la sussistenza, impegnandosi in attività autonome e di auto-sostentamento, dando la priorità alla qualità anziché alla quantità. Ciò non significa solo incentivare l’agricoltura e l’orticoltura locale, ma promuovere anche la comunicazione regionale, il commercio, le tecnologie e le arti. Anche l’alta tecnologia può essere prodotta a livello regionale, purché finisca il monopolio delle corporazioni transnazionali, che cerca in tutti i modi di rendere dipendenti le persone non solo dalle sue tecnologie, ma anche dalla base stessa della vita, l’acqua e il cibo. Tutto questo deve assolutamente finire!

 

La regionalizzazione dell’agricoltura, del commercio ecc., volta a beneficio delle donne e delle loro famiglie, o clan, è un principio matriarcale, visto che le donne su questa terra sono la base della vita umana.

 

Per quanto riguarda le procedure decisionali politiche, il principio matriarcale del consenso è fondamentale per creare una vera società egualitaria. Può essere messo in atto qui e ora, subito e ovunque. È lo stimolo ispiratore per poter creare qualsiasi comunità matriarcale che, con i suoi clan simbolici, impedirebbe l’affermarsi di forme di dominio da parte di individui e gruppi. Il principio del consenso crea equilibrio non solo tra le donne e gli uomini ma anche tra le generazioni, consentendo così ad anziani e giovani di poter dire la loro. Il principio del consenso, inoltre, è la base della vera democrazia, perché attua ciò che le democrazie formali sempre promettono, ma mai realizzano.

 

Secondo questo principio, saranno i piccoli nuclei dei nuovi matriclan a prendere realmente le decisioni. I movimenti alternativi che ho menzionato cercanoin qualche modo  di mettere in pratica questo principio, e hanno acquisito una certa esperienza in tal senso. Rendere effettivo il principio del consenso in futuro significa sviluppare un sistema di Consigli, ora più piccoli ora più grandi, interconnessi tra loro, che prendano decisioni a livello comunale, locale e regionale. Il principio del consenso non può essere messo in pratica al di fuori della regione, ma l’obiettivo politico che guida questa visione è di creare regioni autonome e prosperose.

 

A livello spirituale e culturale è necessario che tutte le religioni gerarchiche che credono in divinità trascendentali e che hanno pretese di verità assoluta – ciò che ha profondamente svilito il mondo, la terra, l’umanità, in particolare le donne – devono essere respinte. Stiamo parlando di una nuova sacralizzazione del mondo in sintonia con la prospettiva matriarcale, secondo cui l’intero mondo ed ogni cosa in esso e su di esso è divino. Ciò porterà ad onorare e celebrare la vita e il mondo visibile in modo libero e creativo. La spiritualità matriarcale potrà così permeare ogni cosa e tornare a essere un aspetto normale della vita di ogni giorno.

 

 

 

Lettura d'approfondimento:

 

Heide Göttner-Abendroth

Il Cammino verso una Societa egualitaria. Principi die Politicia Matriarcale

Edition Hagia, 2007

 

Il Cammino verso una Societa egualitaria. Principi di Politica Matriarcale